La stella Sinner sorge a S. Cristina
Jannik Sinner si trovava alla 1159-esima posizione della classifica mondiale proprio un anno fa quando partecipava al torneo internazionale d’esordio a S. Cristina in Val Gardena. Il suo gioco desta subito gran stupore nel pubblico, solo per gli insider non è stata una sorpresa, conoscevano già molto bene il talento che avevano davanti.
Ormai il professionista di Sesto Pusteria è conosciuto anche oltre i confini dell’Alto Adige, anzi in tutto il mondo. Negli U18 spicca quale miglior giocatore nella classifica ATP e da inizio anno ha costantemente fatto notizia per i suoi incredibili successi. Sinner è il primo giocatore della sua annata a vincere un torneo Challenger (quello di Bergamo a febbraio), ha conquistato inoltre i titoli dei tornei ITF da 25.000 dollari di Trento e in Sardegna, ha raggiunto la finale nel Challenger di Ostrava e a maggio ha superato sui campi del Foro Italico i turni di prequalificazione e addirittura un turno nel tabellone principale dell’ATP Master di Roma. Al suo debutto in un Grand Slam sull’erba di Wimbledon ha perso abbastanza sfortunatamente al primo turno di qualificazione.
Ed è proprio un anno fa che Sinner ha raggiunto qui a S. Cristina la sua prima finale da professionista che rimarrà sicuramente nei suoi e nostri ricordi. Di nove tennisti altoatesini partecipanti a questo torneo lui in assoluto il più giovane e quello che riesce ad arrivare più avanti in tabellone. L’ingresso in quella finale era senz’altro il più bel regalo di compleanno che Sinner si potesse fare. Mancherà certamente la sua partecipazione quest’anno, ma i suoi fans lo perdoneranno visto che attualmente negli Stati Uniti sta partecipando a tornei molto più importanti e dove cercherà di qualificarsi per la prima volta a fine agosto per il Grand Slam agli US Open di New York. Il talento e la voglia di vincere erano già emersi sulla terra rossa di S. Cristina. Dopo quattro vittorie (tra l’altro nei quarti di finale contro il brissinese Joy Vigani) venne battuto soltanto in finale dal tedesco Peter Heller in due set per 6:1 e 6:3. Accanto a Sinner fu soprattutto il 22-enne bolzanino Alexander Weis che seppe mettersi in evidenza e che riuscì a strappare un set in semifinale al tedesco Heller che fece poi suo il titolo. Chissà se con il presentarsi di una seconda possibilità anche gli altri due gardenesi Patric Prinoth e Erwin Troebinger sapranno sfruttare l’occasione per togliersi qualche bella soddisfazione in questo torneo. Nell’edizione del 2018 Prinoth perse al primo turno proprio da Weis con un doppio 6:4 e cercherà di fare meglio quest’anno. Così anche Troebinger che si fermò al primo turno di qualificazione contro il peruviano Ku Meza.
Der Sinner-Stern ging in Gröden auf
Als Nummer 1159 der Welt ist Jannik Sinner vor einem Jahr bei der Premiere in St. Christina nach Gröden gekommen. Dass da ein 16-Jähriger war, der ziemlich gut Tennis spielen konnte, wussten damals nur die Insider.
Heute kennen den Sextner die Tennisfans nicht nur in Südtirol, sondern auf der ganzen Welt. Er ist der beste U18-Spieler im ATP-Ranking und hat seit Jahresbeginn andauernd für Furore gesorgt. Er hat als erster Spieler seines Jahrgangs ein Challenger gewonnen (im Februar in Bergamo), danach zwei weitere 25.000-Dollar-Turniere in Trient und auf Sardinien, das Finale beim Challenger in Ostrava erreicht, im Foro Italico im Mai in Rom die Vor-Qualifikation und beim ATP-Masters-Turnier sogar eine Runde im Hauptfeld überstanden. In Wimbledon hat er im Juli sein Debüt bei einem Grand-Slam-Turnier gegeben und unglücklich in der 1. Runde der Qualifikation verloren. Vor einem Jahr ist sein Stern in Gröden aufgegangen und an das erste Finale seiner Profi-Karriere wird sich der Teenager immer erinnern. Sinner war einer von neun Südtirolern im Hauptfeld, und der Jüngste kam auch am weitesten. Der Einzug in das Finale war das wohl schönste Geburtstagsgeschenk für den Pusterer, der während der Turnierwoche in Gröden 17 Jahre alt geworden war.
Dass er in diesmal nicht dabei ist, ist für die einheimischen Fans zwar schade, aber gut für Sinner, der in den USA bei größeren Turnieren im Einsatz ist und sich Ende August bei den US Open in New York erstmals für ein Grand-Slam-Turnier qualifizieren will. Schon im letzten Jahr war sein Talent und sein Siegeswillen auf den Plätzen in St. Christina unverkennbar. Nach vier Siegen (u. a. im Viertelfinale gegen den Brixner Joy Vigani) wurde Sinner im Finale erst von Peter Heller mit 6:1, 6:3 gestoppt. Neben Sinner wusste bei der ersten Ausgabe eines ITF-Turniers in St. Christina vor allem Alexander Weis, der 22 Jahre alte Bozner, zu gefallen. Er hatte im Halbfinale Turniersieger Heller sogar einen Satz abgenommen. Vielleicht gibt es in diesem Jahr im zweiten Anlauf auch den ersten Sieg eines Lokalmatadors aus Gröden zu bewundern? Patric Prinoth hat im Vorjahr in der ersten Runde gegen Weis mit 4:6, 4:6 verloren und will es diesmal besser machen.
Stefan Peer